Maratea
Maratea nasce su di uno sperone nel golfo di Policastro, è qui che la regione Basilicata si affaccia sul Mar Tirreneo. Le coste sono rocciose e frastagliate e una serie di isolotti immersi nell’acqua cristallina rendono l’area suggestiva e versatile.
Oltre ad essere considerata la perla del Tirreneo Maratea è anche definita la città delle 44 chiese.
La più antica è la chiesa di San Vito (XI-XII sec), nel centro storico, al cui interno si possono apprezzare affreschi databili tra XIV e XVII secolo. Molto caratteristica è senza dubbio la chiesa dell’Annunziata, per il campanile e la cupola decorata da maioliche verdi e gialle e il portale d’ingresso con due leoni stilofori in pietra di epoca medioevale provenienti da una chiesa del “castello”, la parte vecchia di Maratea.
Il borgo è sovrastato dal Monte San Biagio, su cui svetta la Statua del Redentore, noto anche come “Cristo di Maratea”, seconda per dimensioni soltanto a quella di Rio de Janeiro. Sotto la monumentale statua sono aggrappati, ad un fianco del monte, i ruderi dell’antico borgo denominato “castello”, mentre al lato opposto del Cristo si può visitare la Basilica di San Biagio (VI – VII sec. d.C.).
La struttura è in cemento misto a marmo di Carrara, realizzata dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti, istallata nel 1965. Alta 22 metri, raffigura il Cristo Redentore e dà le spalle al mare, un dettaglio che si definisce solo man mano che ci si avvicina percependone la maestosità.
Tra i dolci, sono squisiti i bocconotti, biscotti ripieni di mostarda di uva, i mostaccioli, biscotti a base di pasta di mandorle ricoperti di cioccolato e le zeppole, ciambelle fritte.