Arles

Arles è il più grande comune della Francia, con un territorio superiore a quello di Parigi. Il centro storico si sviluppa sulle sponde del Rodano ed i monumenti più importanti sono a pochi passi l’uno dell’altro. Ha un passato glorioso, di cui conserva l’Arena e il Teatro Romano, a cui bisogna aggiungere il portale e il chiostro della Chiesa di St. Trophime, tutti entrati a far parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco.

Nel V Secolo Arles visse il suo secolo splendente che la rese città ricca e conosciuta: la “Piccola Roma di Gallia” esportava olio, salumi, carne, riso e aveva una propria moneta. Divenne così bella da diventare la seconda casa dell’Imperatore Costantino e capitale della Gallia, che comprendeva Spagna, parte della Francia e la Bretagna. Nell’VIII secolo la lotta tra Franchi e Saraceni trasformò Arles in un cumulo di macerie. Arles, però, iniziò in seguito la sua lenta ripresa.

Arles è punto di passaggio obbligato durante una visita in Provenza, soprattutto per chi vuole raggiungere la Camargue, un parco naturale del delta del Rodano dove pascolano allo stato brado bellissimi cavalli bianchi ed è una riserva per i fenicotteri rosa.

Arles ospitò tra febbraio del 1888 e maggio del 1889, Vincent van Gogh, periodo nel quale realizzò circa 300 disegni e dipinti. Nella città, sono segnalati i luoghi in cui l’artista ha sistemato il suo cavalletto e sono: la piazza del foro per “Il caffè di notte“, il ponte di Trinquetaille corrisponde a “La scala del ponte di Trinquetaille“, il molo del Rodano a “La notte stellata“,  la piazza Lamartine a “La casa gialla“, la rue Mireille a “Il vecchio mulino“, il giardino del boulevard des Lices a “Il giardino pubblico”, lo spazio Van-Gogh a “Il giardino del manicomio“, la strada lungo il canale di Arles à Bouc sul ponte di Langlois con le lavandaie” più comunemente chiamato “Ponte Van Gogh“. Anche le arene e gli Alycamps sono stati immortalati in molte tele.

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