La benedizione dei Re Magi
In Alto Adige è molto comune incontrare delle scritte realizzate con il gesso bianco sulle porte di casa.
Non è per indicare una scadenza come per gli alimenti ma sta a significare che quella casa è stata benedetta.
Questa tradizione, molto diffusa anche in altri luoghi alpini, coincide con il 6 gennaio, la festa dell’Epifania, ma in questo caso si evoca invece l’opera dei tre Re Magi. Il sacerdote, in veste di quest’ultimi, si reca a far visita alle famiglie e benedice le case lasciando questa inscrizione realizzata con dei gessetti benedetti e viene rinnovata ogni anno.
Le lettere C, M e B hanno due significati: sono le iniziali dei nomi tradizionali dei tre Re Magi – Gaspare (Caspar in latino), Melchiorre e Baldassarre – ma sono anche l’abbreviazione delle parole latine Christus mansionem benedicat, ovvero “Cristo benedica questa casa”. Il simbolo “+” rappresenta la croce e i numeri 20 e 20 rappresentano ovviamente l’anno 2020. Nell’anno 2021 purtroppo le benedizioni non sono avvenute nel modo tradizionale a causa della pandemia. Quindi per quest’anno non si troverà sulle porte l’indicazione dell’avvenuta benedizione.