Prima tappa: Miño
La partenza da Ferrol alle 7 di mattina per noi sembrava già molto buona ma so di altri pellegrini che si incamminano già dalle 5 o le 4 addirittura. Sicuramente è un buon metodo per evitare di camminare sotto il sole nelle ore di punta e arrivare negli albergues municipali prima di tutti e aggiudicarsi un posto letto.
Generalmente questo tipo di albergue non richiede la prenotazione. Questa gestione serve a non spersonalizzare del tutto l’etica del pellegrinaggio in quanto è il pellegrino che decide il momento e il luogo dove vuole fermarsi in base alla stanchezza.
Parlare delle strutture ricettive a disposizione con tutta la tematica Covid richiede qualche minuto. È da sapere che in questo periodo il 50 % delle strutture sono chiuse e che di quelle aperte rendono disponibili solo il 50% di posti letto. Qui si capisce che si fa un po’ di difficoltà oggi per dormire dove si vuole. Il concetto dell’alloggio per il pellegrino è quello di risparmiare e riposarsi. Generalmente sono camerate con bagno e una cucina in comune. Nel momento della cena si crea una sorta di convivialità tra sconosciuti, ci si racconta della propria esperienza e si creano nuove amicizie. Purtroppo a causa delle restrizioni questo spazio è stato proibito e sono nate, o migliorate, alcune applicazioni per telefono per informare gli utenti della loro disponibilità. Il costo a notte di un albergue municipale si aggira a circa 8 Euro e sono i più convenienti oltre ai donativi dove in cambio del posto letto si lascia un’offerta.
Detto ciò, nonostante il percorso di oggi è stato favoloso per i paesaggi tra boschi di eucalipto e un clima perfetto, la nostra tappa, stabilita in partenza di mediamente 25km di cammino, è stata modificata e abbiamo dovuto percorrere 10 km in più per dormire. Non più Ferrol – Pontedeume ma Miño. Capite che 35 km il primo giorno sono tanti per le gambe non del tutto preparate. La cosa positiva è che siamo già avanti di 10km rispetto ai piani iniziali, quindi più vicini a Santiago!